Ma si può lavorare nei Café fighetti, o è una bufala delle digital nomad?
Mattinata di sole sulla spiaggia tailandese con colazione di frutta, succhi, caffè americano.
E un macbook aperto sul tavolo.
Lavorare nei Café è diventato il sogno-mito delle persone che sognano di mollare il lavoro in ufficio a Castelfranco Veneto (o a Catania, o a Poggibonsi o METTI LA TUA CITTA) e partire con lo zaino a viaggiare per il mondo lavorando dal computer in posti bellissimi.
Il punto è: ma è reale? Ce la si fa?
Lasciando da parte QUALE lavoro riesci ad avere da poterlo fare in giro per il mondo con un computer, SPOILER: molti, ma non tutti, e non sono quasi mai lavori da sogno, bensì noiosetti, di quella tipologia che io chiamo "alimentare" ossia per mangiare. Ma se ti permettono di vivere bene e viaggiare dove vuoi, alla fine è un win-win.
Vivendo a Tarifa, covo di digital nomad che ci passano nelle mezze stagioni (inverno pieno e estate piena il paesello è o troppo vuoto o troppo pieno, quindi vengono a orimavera ed autunno), ne vedo tantissimi e ne conosco tantissimi, e tra l'altro io sono una di loro: lavoro on line per voi ragazze.
Quando stai prendendo un drink al tramonto al chiringuito sulla spiaggia dopo aver navigato col kite e chiedi al nuovo/a arrivata "E tu cosa fai?" rispondono basicamente "Lavoro on line", ma se chiedi più in dettaglio scopri lavori tutt'altro che sexy come pensiamo che facciano quelle persone li, tipo content creator, scrittrice, giornalista o vattelappesca. Niente a che vedere, anche se ci sono pure loro ma in percentuali minime. Queste persone fanno cose in farmaceutica, programmazione, assicurazioni, ecc. Sono professioniste e professionisti adulti, che a un certo punto si sono detti che era più figo viaggiare facendo kitesurf ed hanno datto una svolta al loro ruolo lavorativo per poterlo trasformare al 100% on line e recuperare la loro libertà geografica. SI sono de-geolocalizzati.
Questo non significa che lavorino POCO. Fanno la loro giornata lavorativa come tutti, ma la fanno dal posto che scelgono.
Ma la cosa figa è che quei lavori gli permettono di viaggiare, sia perché si possono fare on line, che economicamente: non solo sono ben pagati, ma se tu viaggi in paesi dal potere d'acquisto minore del posto da dove proviene il tuo stipendio, è come guadagnare il doppio o anche 5 volte in più.
Esempio: se guadagni 2000£ a Londra (ma lavorando dalla Tailandia) quei 2000 pound ti varranno molte volte di più e potrai permetterti uno stile di vita che a Londra te lo sognavi, con le stanze da pagare a settimana.
Southworking
Questo modo di vivere che usa i privilegi economici e tecnologici dei paesi più ricchi sfruttandoli nei paesi più poveri, si chiama SOUTH WORKING e non è una cosa molto etica. Ma la puoi fare, apporti PIL ai paesi dove vai sottraendolo alla nazione che ti da il lavoro e in cui paghi le tasse, e vivi la tua vita.
Ma torniamo al Café e il lavoro al PC nei Cafè. Eccomi esattamente adesso, scrivendo un post per le mie abbonate da un Café fighetto a Tarifa coi vestiti relax, senza trucco e spettinata dal vento dopo una passeggiata sulla spiaggia:
L'audio di oggi nel mio podcast per imprenditrici, parla di questo.
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