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Local Marketing, ovvvero come promuovere un negozio d paese

Jul 06, 2025

Il mio primo corso on line, nel 2017, era centrato sull'auto-promozione delle attività on line e locali usando Instagram, ed ha aiutato 36mila Corsare a lanciarsi con strategia sui social.

Otto anni dopo ci sono praticamente tutti i business sui social, ma molte attività esclusivamente locali come panifici, bar di quertiere, garage meccanici, farmacie, ristoranti, estetiste e boutiques (per citarne alcune) non hanno trovato la sola modalità Instagram soddisfacente per trovare nuovi clienti in paragone all'impegno necessario per alimentare e mantenere una presenza social che sia rilevante e che porti nuovi clienti.

È possibile farlo, e funziona, ma per moltissime attività in piccoli borghi, il gioco non vale la candela e piano piano si perde l'interesse e la costanza per creare costantemente contenuti rilevanti sui social. 

E allora come fare per essere visibili nel 2025 se abbiamo una ferramenta in un borgo di montagna?

È la stessa cosa che mi è successa con la mia caffetteria aperta meno di un anno fa.
A fine agosto 2024 abbiamo aperto le port di un bar caffetteria tutto rosa senza esoerienza previa, ma con le idee molto chiare e tantissima voglia di divertirci per fare qualcosa di diverso.

In questi 10 mesi di attività ho potuto applicare le mie strategie digital ad un negozio fisico, testandole in prima persona con il pubblico reale durante la bassa stagione e senza essere "nessuno". I miei social, per la prima volta, non mi sono serviti a niente. La conversione social, nel mio caso, era "sbagliata" perché il mio seguito è maggiormente italiano, mentre il mio locale è in un paesello sullo stretto di Gibilterra nel sud della Spagna. I miei 121mila follower non sono pertinenti per questo business, che se lo avessi aperto a Milano avrebbe avuto un avviamento molto più veloce sicuramente.

Lanciare un business nuovo senza il provilegio e turbo dei social di cui hanno beneficiato tutti i miei business fino ad oggi è stata una challenge molto stimolante: per la prima volta sono allo stesso punto di partenza delle clienti che accompagno per il lancio di un nuovo business.

Avevo, rispetto ad altre imprenditrici, l'esperienza dei business digitali e le mie skill da Startegist, ma zero esperienza sul campo in un negozio reale e zero bonus social.
Ce l'ho messa tutta per progettare cose disruptive partendo da una caffetteria tematica molto connotata tutta rosa, ma alla fine non sai mai se andrà bene finché non apri le porte ed inizi a battere scontrini e fare chiusure di cassa sempre più consistenti. Carta canta!

Sin dall'apertura ho progettato strategie di User Generated Content e penetrazione del mercato locale che si, avevano una ripercussione social, ma le attività ed iniziative che più mi hanno portato persone al Pink Cafè sono state quelle di local marketing che ho adattato al 2025 con il mio bagaglio tattico acquisito in 20 anni di presenza e lavoro on line.

Ho infilato il grembiule da barista di quartiere a fine agosto 2024 e non l'ho più tolto: questa esperienza immersiva al 100% mi ha aiutato a capire ancora meglio le mie clienti Corsare dalle attività simili alla mia come portata e posizionamento, e sono davvero fiera di essermi messa alla prova su un terreno da gioco REALE.
Quando hai una bottega in un paese piccolissimo dove si conoscono tutti non puoi permetterti di fare cazzate: il gossip va alla velocità della luce! La chat delle mamme ha il potere di farti e di disfarti nel giro di un pomeriggio.

Tutti i test che ho fatto per posizionare il Pink con il pubblico locale, fra strategie di successo e iniziative che non hanno riscosso il riscontro sperato, mi hanno portata a definire una strategia di local marketing attuabile da una bottega o attività gestita familiarmente o da una persona sola. Che è quello che ho fatto io con il mio Cafè, da sola e in parallelo ai miei turni dietro il bancone e poi dietro le quinte come proprietaria, più la mia attività di Strategist che esercito ancora. 

Il tempo a disposizione, per chi lavora nell'HORECA, è davvero poco. Le ore che lavoriamo sia durante l'apertura al pubblico che dietro le quinte a serranda abbassata sono TANTISSIME e ti fanno subito capire che così come calcoli il food cost al decimo di centesimo su Excel, devi ottimizzare al massimo il tuo impegno nella promozione dell'attività per non usare il tuo tempo, risorse e posizionamento in vano. Il tuo tempo e i tuoi investimenti per il marketing devono valerne la pena e non sei li per fare dei test e vedere se va o non va: tu hai bisogno di strategie concrete e senza fuffa.

Lanciare un locale dal niente dove prima non c'era un fondo chiuso da vent'anni, quindi ZERO posizionamento, e in più in una stradina secondaria, non è un'impresa facile.

Non vi nascondo che ci sono stati giorni in cui abbiamo fatturato pochissimo e non capivamo il perché ed era molto frustrante.
Molte volte ho pensato, in preda alla delusione, che forse era meglio metterlo in affitto, ma poi ritrovavo la forza di andare avanti confrontandomi con altre persone che hanno locali e ti dicono che le prime stagioni non sono facili e devi persistere. 

Ed abbiamo persistito.

Non do niente per scontato ed imparo cose nuove quasi tutti i giorni. Ascolto chi ha locali da tempo e mi fa il regalo di darmi dei consigli, e aggiungo nuove skill passo passo.

Ma non basta avere un prodotto che tu consideri buono e azzeccato per il tuo target in un ambiente coerente con l'offerta: il tuo target deve sapere che tu sei li e che vendi quella roba. E allora: come glielo fai sapere? Non basta aprire la porta ed aspettare che le eprsone entrino, devi fare in modo che lo sappiano da tutte le parti intorno a te e che vogliano muovere il culo fino a li!

Il marketing, alla fine, è questo: capire esattamente chi è il cliente perfetto per il tuo business, ed andargli incontro per fargli sapere che sei aperta e vendi quello che vendi.

Facile? Non tantissimo, ecco perché, in un paesino piccolo, il local marketing si rivela una stategia super utile se attuata con le varie sfaccettature che abbiamo messo a fuoco.

Ci sono business che vendono prodotti o servizi "necessari" come le farmacie, panifici, garage meccanici. E poi ci sono i business che vendono prodotti o servizi non necessari e che le persone possono anche decidere di non qcquiatare più se in ristrettezza economica, come i centri estetici, bar, ristoranti, attività di svago e intrattenimento, ecc.

Nel primo caso il larketing lo si fa per farti scegliere rispetto ai competitor perché se una persona ha bisogno di cambiare le gomme, le cambierà e basta, la partita si gioca più stretta per scegliere DA CHI si farà cambiare le gomme.

Se parliamo invece di un pub, ristorante o boutique, c'è sicuramente la scelta fra uno o l'altro pub o negozio se ce ne sono di simili in paese, ma prima ancora di quello si tratta di dare un motivo valido per scegliere se fare quell'acquisto o un altro in un'altra categoria: perché fra le spese non obbligatorie la competizione è multi-categoria. Un mese fai una gita, un altro mese vai più volte a ristorante.

Mi spiego meglio: se una persona ha un mese stretto, magari non andrà a ristorante ogni weekend ma uno su due, e gli altri due fine settimana andrà al pub a bere una birretta per spendere di meno ma uscire comunque. La competition, in questo caso, non è fra due o tre ristoranti ma fra ristorante generico e bar generico, o addirittura fra ristorante e boutique.
Delle attività diversissime si contendono il budget di spesa di una gran fetta della popolazione che non può spendere in tutte le categorie di business in un singolo mese, ma solo da una o due.

Il marketing in generale serve a far capire alle persone che quel prodotto o quel servizio gli darà più benefici rispetto a qualsiasi altra cosa stiano valutando. E può funzionare così bene che la persona farà addirittura un finanziamento, allocando quindi quella parte di budget mensile "extra" soltanto a quel business, per un tot di mesi di fila come succede con Apple. La maggior parte dei clienti Apple non si può permettere un iPhone pagato tutto insieme, ma sottoscrive un finanziamento che può significare allocare 50 euro mensili per ben due anni, lasciando da parte tantissimi altri prodotti o servizi. Una persona che sceglie invece un telefono poco costoso allocherà quei 50 euro mensili a dei vestiti, oppure uscite al bar con amici, escursioni, attrezzatura sportiva, ecc. In quel caso Apple avrà perso la gara contro tante aziende diverse, ma in molti casi la vince.

LOCAL MARKETING è una Masterclass con un corso dove spiego passo passo tutte le strategie che ho testato, e che puoi usare anche tu nel tuo business locale.

Ci vediamo lunedì 14 luglio dalle 22 a mezzanotte, o in differita se sei occupata. 
In più ci sarà il corso scritto e con foto e video con tutta la teoria spiegata, i casi di successo spiegati passo passo e tantissimi esempi di altri business e perché li trovo d'ispirazione, in modo che possa attingerci anche tu.

LOCAL MARKETING, sconto da 47 a 29€ se sali a bordo entro il 13 luglio 2025 a mezzanotte.

 

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